Pietro Caruso (Maddaloni 1899 – Roma 1944), militare e ufficiale di polizia italiano; questore di Roma durante l’occupazione tedesca.
Aderisce al Partito fascista fin dalla prima comparsa di Mussolini sulla scena politica italiana, nel 1921. Passa dalla carriera militare a quella di ufficiale di pubblica sicurezza come uomo di fiducia del regime, fino a diventare questore di Roma, nel 1944.
Nella Roma occupata svolge il proprio ruolo tra le attività della polizia militare tedesca e le compagnie autonome di fascisti che imperversano in città. Allo scoppio della bomba in via Rasella è il primo ad arrivare sul posto. Nelle ore che precedono la strage, è coinvolto nella redazione della lista dei 50 nomi di prigionieri che Herbert Kappler richiede agli italiani.
I fatti
- Giovedì 23 marzo 1944 ore 15.50 – L’arrivo dei gerarchi nazifascisti
- Giovedì 23 marzo 1944 ore 19.15 – Kappler incontra Pietro Caruso
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 09.45 – Kappler incontra Pietro Koch e Caruso
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 15.45 – Kappler chiama Caruso e Alianello per i 50 nomi
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 16.00 – I “nomi degli italiani”
- Venerdì 24 marzo 1944 ore 19.30 – La lista italiana e l’ultimo camion
- Lunedì 18 settembre 1944 – Il linciaggio di Donato Carretta
- Mercoledì 20 settembre 1944 – Processo a Pietro Caruso
- Venerdì 22 settembre 1944 – La fucilazione di Pietro Caruso a Forte Bravetta