Ivanoe Bonomi (Mantova 1873 – Roma 1951), politico italiano, presidente del Comitato di Liberazione Nazionale.
Partecipa alla vita politica della seconda generazione dello stato unitario fra le file dei socialisti; si iscrive al Partito socialista dei lavoratori italiani e diviene ministro del lavoro, dopo la Prima Guerra Mondiale, e più tardi, nel 1921, presidente del consiglio dei ministri. Alla prima comparsa dei gruppi paramilitari fascisti non si contrappone ad essi con forza. Dopo un periodo di ritiro a vita privata, aderisce all’antifascismo clandestino.
Nel 1942 svolge il ruolo di tramite tra i Savoia e Pietro Badoglio e nel 1943 aderisce al Partito liberale. Dopo la caduta del fascismo e l’invasione tedesca viene eletto presidente del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), quale figura di mediazione fra le varie anime dei partiti antifascisti.
Dopo la fine della guerra ricopre più volte l’incarico di presidente del consiglio dei ministri.
I fatti
- Sabato 25 marzo 1944 ore 16.00 – La giunta militare del CLN si riunisce
- Lunedì 2 settembre 1946 – I vincitori del bando
Per saperne di più
La pagina di Ivanoe Bonomi nel database dell’ANPI
Dai governi Bonomi al governo Parri su RaiStoria