Nell’edizione serale de L’Osservatore Romano viene pubblicato un comunicato titolato «Carità civile»:

«Ci richiamiamo a ciò che abbiamo già raccomandato altra volta riferendoci ai gravi momenti che il paese attraversa. Lo facciamo adesso specificatamente per Roma in queste ore sì trepide. Il nostro appello va direttamente alla retta coscienza della popolazione, che pure ha dimostrato così ammirevole spirito di sacrificio e profondo senso di dignità. Non si infranga con impulsi violenti questo atteggiamento così degno delle virtù della  nostra gente, mentre ogni atto inconsulto non avrebbe altro risultato che finire a danno di tanti innocenti, già troppo provati da angosce e da privazioni. A tutti coloro ai quali incombe la responsabilità dell’ordine pubblico, il compito di provvedere ch’esso non venga turbato da qualsiasi atteggiamento che possa essere a sua volta motivo di reazioni, dando luogo ad un indefinibile serie di dolorose contese; a coloro che posso e sanno efficacemente influire sull’animo dei cittadini, e soprattutto al clero l’altra missione del persuadere, pacificare e confortare…».