10 partigiani sono fucilati da un plotone della PAI a Forte Bravetta come rappresaglia per l’uccisione di un soldato tedesco a piazza dei Mirti in un attacco avvenuto il 5 marzo. Molti di loro erano stati torturati nelle segrete di via Tasso; uno di loro, Giorgiò Labò, ha subito sevizie al punto di dover essere portato a braccia dai soldati e legato per poter essere fucilato.

Le vittime: Bussi Antonio, Fioravanti Concetto, Gentile Vincenzo, Labò Giorgio, Lauffer Paul Leo, Lipartiti Francesco, Mechelli Mario, Nardi Antonio, Pasini Augusto, Rattoppatore Guido.