All’inizio del 1943, la guerra mondiale, innescata in Europa nel 1939 con l’invasione della Polonia da parte della Germania nazista, conosce un decisivo momento di svolta. La prima fase del conflitto ha visto le armate hitleriane estendere il controllo sulla Francia, minacciare lo sbarco in Inghilterra, invadere i Balcani e la Grecia, il Nord Africa, la Russia. Dal 10 giugno 1940, anche l’Italia di Mussolini è entrata in guerra nella convinzione che le sorti del conflitto fossero segnate a favore della Germania.
L’entrata in guerra degli Stati Uniti (dicembre 1941), la sconfitta di El Alamein (novembre 1942) e l’abbandono del Nord Africa da parte della truppe dell’Asse (maggio 1943), la fine della battaglia di Stalingrado (dopo 7 mesi di combattimenti casa per casa) e la disastrosa ritirata di Russia (inverno 1943) cambiano le sorti della guerra. Gli Alleati preparano i piani per aprire un secondo fronte europeo e iniziare l’avanzata verso Berlino. In Italia, il vasto consenso di cui il fascismo aveva goduto crolla sotto il peso delle sconfitte militari. Scioperi e malcontento si diffondono. Le forze dell’antifascismo si riorganizzano in clandestinità e acquistano forza. Ma la fine del conflitto e dei suoi orrori è ancora lontana…